Il corpo di spedizione britannico in Europa è conosciuto come British Expedionary Force (acronimo BEF).
L’uniforme da campo dell’esercito britannico era la Service Dress (divisa di servizio) introdotta nel 1902. Il materiale usato era il serge un robusto tessuto di lana spigato di colore marrone terra conosciuto ufficialmente come drab ma universalmente detto khaki (italiano kaki o cachi).
La Service Dress degli ufficiali era stata leggermente modificata nel 1914. Consisteva in una giacca con colletto aperto, tasche piatte sul petto e a soffietto nella parte inferiore, bottoni di metallo chiaro e mostrine.
I pantaloni delle truppe appiedate erano corti al polpaccio con fasce mollettiere, mentre i reparti montati usavano pantaloni alla cavallerizza con gambali, stivali e speroni.
Le calzature ed ogni altro equipaggiamento in pelle erano di colore marrone.
Il copricapo era in genere un largo berretto rigido.
Sottufficiali, graduati e uomini di truppa indossavano la giacca non aderente e con un colletto rivoltato, passanti sulle spalle e tasche piatte sul petto, quelle inferiori erano posizionate di lato sotto la vita.
Tutti i bottoni erano in ottone, i distintivi reggimentali apparivano in metallo sulle spalline. I distintivi di grado erano sulle maniche della giacca. Il personale a piedi indossava pantaloni lunghi, quello montato pantaloni alla cavallerizza.
Le calzature (stivaletti) arrivavano dalla fabbrica con la parte superiore in pelle capovolta. Prima dell’uso venivano ingrassate con impermeabilizzante. Sui bordi e sotto i tacchi venivano fissate stremità in acciaio e sotto le suole c’erano i chiodi.
Sotto la giacca, secondo le necessità, potevano essere indossati più capi di vestiario in lana: magliette, camice, panciotti, maglioni.
Ufficiali e gradi inferiori avevano in dotazione un pesante cappotto realizzato in tessuto impermeabilizzante.
L’uniforme era completata da un berretto rigido con visiera, elegante ma inutile per difendersi da sole, freddo, pioggia.
In una delle tasche della giacca era conservato lo “small book”, il libretto paga.
Nel risvolto interno in corrispondenza di una delle tasche inferiori era ricavato un ulteriore spazio riservato alle garze e alle medicazioni di emergenza.
Dal 1906 ogni soldato in forza all’esercito britannico era dotato di una piastrina di riconoscimento circolare da tenere legata attorno al collo.
Gli anni tra il 1914 e il 1916 vedono poche variazioni nell’uniforme, eccetto che per la forma differente della giacca, l’introduzione di alcuni copricapi non più rigidi e più pratici (Balmoral e Tam-o’-Shanter) (fig. 1).
La guerra di trincea costringe ad introdurre stivaloni di gomma, giaccone senza maniche (Jerkin) di pelle, passamontagna (Balaclava) (fig. 2) e un utilissimo telo impermeabile (1×2 m) usato spesso come mantello dai soldati (fig. 3).
Elmetto
Durante il corso della guerra furono provati alcuni modelli di corazze da indossare, ma nessuna dette buoni risultati.
L’unica protezione fornita ai soldati britannici rimane l’elmetto in acciaio distribuito a partire dal 1916. Anche se non molto coprente rappresenta comunque un passo in avanti rispetto al solo copricapo in tessuto.
Il Brodie, dal nome del suo ideatore, era un elmetto utilizzato dalle Forze Armate britanniche e del Commonwealth durante la prima e la seconda guerra mondiale. L’elmetto era conosciuto anche come Tommy helmet o Shrapnel helmet. Durante la prima guerra mondiale, e agli inizi della seconda, il Brodie venne utilizzato anche dall’U.S. Army. In questo caso la designazione ufficiale era elmetto M1917 ma era anche indicato come Doughboy helmet.
John L. Brodie propose un progetto che, rispetto al modello francese, presentava il vantaggio di poter essere prodotto dalla sola pressatura di una spessa lastra di acciaio. Con questo sistema inoltre si aumentava la resistenza del metallo. I primi elmetti vennero impiegati dalle forze britanniche a partire dal settembre del 1915 ma fu solo dalla primavera del 1916 che il Brodie trovò ampia diffusione tra le truppe. In seguito l’elmetto venne adottato anche dalle forze armate del Commonwealth.
Armi leggere
Il Lee-Enfield è stato il fucile bolt-action d’ordinanza dell’Impero Britannico e del Commonwealth dalla sua adozione nel 1895 fino al suo definitivo ritiro dal servizio attivo nel 1957.
Il Lee-Enfield prende il suo nome dalla combinazione del cognome del suo progettista, James Paris Lee, e dalla città dello stabilimento in cui la progettazione ebbe luogo, la Royal Small Arms Factory di Enfield.
Il Lee-Enfield più noto, denominato SMLE (Short Rifle Magazine Lee-Enfield) Mk. III, fu introdotto il 26 gennaio 1907 assieme alla baionetta P’07 e presentava un mirino posteriore semplificato e una guida per le stripper clip ricavata dal castello e non più la complessa guida rotante sull’otturatore. Anche la calciatura venne rivista, così come i caricatori.
Nonostante l’arma presentasse dei difetti, specie se paragonata ad altre in uso presso gli eserciti contendenti, il Mark III viene apprezzato dalle truppe per la sua maneggevolezza e rapidità di caricamento. ‘suo e l’addestramento migliorarono le prestazioni medie ottenute dalla truppa.
Gli ufficiali portavano la rivoltella di ordinanza Webley (Webley revolver), una pistola con tamburo da sei cartucce. La Webley viene adottata nella sua prima versione nel 1887 e rimane in uso fino al 1963.
Tutti i revolver Webley d’ordinanza erano in calibro.455 e di disegno molto simile. Il Webley è un revolver a telaio incernierato chiuso da un grosso fermo a staffa; i primi cinque modelli avevano l’impugnatura a “testa d’uccello” mentre il Mark VI, che fu adottato nel maggio 1915, l’aveva a campana. Dopo la Prima guerra mondiale fu stabilito che i revolver calibro .455 erano troppo pesanti e ingombranti e dopo una serie di test fu deciso di adottare una nuova cartuccia calibro .38 derivata dalla diffusa .38 Smith & Wesson.
Equipaggiamento individuale
Nel 1908 l’uniforme era stata completata con gibernaggio da fanteria realizzato in robusto cotone ritorto. La cavalleria usava invece un completo in pelle la cui componente principale era rappresentata da una bandoliera da 90 cartucce.
Per gli ufficiali era previsto un equipaggiamento entrato in uso prima del 1914 detto Sam Browne (fig. sotto) comprendente attacchi per la sciabola (eliminata dopo l’inizio delle ostilità), pistola a tamburo, munizioni, binocolo, bussola e portamappe.
Quando era in servizio il fante del 1914 trasportava con se il vestiario necessario, il fucile, la baionetta, 150 cartucce, la borraccia, un attrezzo da trincea e un set completo di dotazioni personali. Nello zaino aveva il cappotto, un berretto di lana, una sacca (contenente coltello, forchetta, cucchiaio, materiale da pulizia), il necessario per cucire, la gavetta, calzini di ricambio e un asciugamano.
Nel tascapane aveva la “razione di ferro” (scatoletta di cibo concentrato da consumare in caso di necessità) razioni giornaliere (in genere carne in scatola e gallette), il telo gommato.
Con l’andare del conflitto vengono introdotti la maschera antigas con custodia e filtro di ricambio, l’elmetto d’acciaio, bombe a mano, altre munizioni. Diviene prassi durante gli assalti lasciare il grosso dell’equipaggiamento nelle retrovie e portare con se il solo tascapane nella combinazione detta battle order.