Imperiale e regio esercito dell’Impero Austro-ungarico (kaiserliche und königliche Armee – k.u.k.)

La divisa e le armi

Come molti altri eserciti durante il conflitto anche le truppe facenti parte dell’impero austriaco e del regno di Ungheria dovettero modificare la propria uniforme.

Nel 1908 si ebbe un radicale cambiamento che per la prima volta avrebbe  riguardato tutte le forze armate dell’impero. I vertici militari introdussero una nuova uniforme di un colore meno vistoso conosciuto come grigio-luccio o grigio-azzurro (hechtgrau)

L’alto berretto aveva una visiera di colore nero e una larga falda ripiegata verso l’alto e allacciata da due bottoni con l’emblema del reggimento.

 

Sulla cupola del berretto tutti, ufficiali, sottoufficiali e truppa, portavano una coccarda nazionale in metallo liscio perforato con il monogramma imperial regio “FJI” e “IFJ” per le unità ungheresi.

La nuova giubba era realizzata in due versioni: una invernale in lana (la più diffusa) e una estiva in lino.

Entrambi i modelli avevano la bottoniera coperta e due coppie di tasche, sul petto e sui fianchi, con patte dentellate a tre punte, sempre con bottoni nascosti.

La giubba aveva delle larghe controspalline cucite all’estremità superiore delle maniche. Una caratteristica era l’achselrolle, una striscia di panno arrotolata, fissata allo stesso bottone della controspallina destra allo scopo di evitare che la cinghia del fucile scivolasse durante il trasporto a spalla.

Particolare della giubba: achselrolle

Fante austriaco. Da notare la posizione del fucile sulla spalla destra bloccato dal achselrolle

I pantaloni che accompagnavano la giubba potevano essere di vari modelli secondo il reparto, la specialità, la provenienza.

Le truppe a piedi avevano pantaloni dritti larghi chiusi alle caviglie da basse ghette (hosenpagen) allacciate con bottoni.

Alla nuova uniforme si accompagnava un nuovo equipaggiamento di cuoio di colore marrone naturale e non più nero, come gli scarponi, che potevano essere anneriti con lucido protettivo.

 

Nel corso del conflitto furono portate migliorie con la standardizzazione dei diversi capi dell’uniforme. L’uniforme grigio-luccio o grigio-azzurra si dimostrò inadatta in certi contesti perché risultava troppo visibile. Ciò può aver indotto i vertici militari a cercare alternative. 

Nell’autunno del 1915 viene adottato il feld-grau, il grigio-campagna tedesco, con una tonalità chiamata feldgrun, verde-campagna, forse per rimarcare le differenze nazionali. In un primo momento il taglio della giubba rimane lo stesso, ma in seguito viene introdotto un modello. La nuova giubba manteneva la bottoniera nascosta ma aveva un più confortevole colletto in piedi. Il nuovo capo viene ufficialmente adottato nell’autunno come Einheitsbluse M16.

Il fucile di ordinanza adottato dalle truppe asburgiche durante il primo conflitto mondiale è il Steyr-Mannlicher 1895 calibro 8x50R con serbatoio fisso alimentato da clip asimmetriche da cinque colpi

Fucile Steyr-Mannlicher 95 denominato dai soldati italiani "ta-pum" (per la particolare combinazione di rumore dovuta al ritardo tra onda d'urto della pallottola e suono emesso)
Baionetta austriaca per fucile Steyr m95
Baionetta austriaca per fucile Steyr m95 tipo "ersatz"

Molti stati durante il conflitto si videro costretti a produrre componenti in assoluta emergenza. Queste produzioni prendono il nome generico di “ersatz” (sostituzione di un bene con un surrogato). Si tratta solitamente di pezzi identici per funzionalità ma molto approssimativi nell’aspetto.

Nel caso specifico delle baionette vengono realizzate da un unico pezzo privo di impugnatura e con il solo occhiello per il blocco alla canna del rispettivo fucile.

Equipaggiamento da campo

Gli elementi di base dell’equipaggiamento da campo erano il cinturone, con due o quattro giberne per le munizioni e la baionetta con il suo fodero nell’apposita taschetta di sospensione (bajonettaschen), e lo zaino di cuoio naturale diviso in due parti, la superiore per il cappotto, il vestiario di ricambio e i viveri, l’inferiore più piccola per le munizioni di riserva e una razione di zuppa in scatola. Allo zaino erano fissati un telo da tenda con i picchetti e i paletti.

A tracolla veniva portato un tascapane contenente una borraccia, le posate, la razione di pane, qualche oggetto personale.

In ogni sezione metà degli uomini portava anche una vanghetta da trincea tipo Linnemann, due uomini un piccone e un altro una pinza tagliafili.

Tipiche borracce smaltate austriache con bicchiere
Pala austriaca da trincea. Più funzionale dell'analogo modello italiano perchè di dimensioni e peso ridotto. In caso di necessità poteva tornare utile nel corpo a corpo.